Ricordate la possibilità concessa dalla Società Dante Alighieri di diventare custodi di una parola ? Beh, è stato un successone: un n...
Ricordate la possibilità concessa dalla Società Dante Alighieri di diventare custodi di una parola? Beh, è stato un successone: un numero esorbitante di click e di parole adottate, un livello di interesse rilevante, che non tutti si aspettavano; è la dimostrazione lampante che non si è poi così estranei a questo genere di cose, che c'è ancora qualcuno che si batte per la sorte della lingua italiana, seppur adottando soltanto quelle parole delle quali si vuole difendere a tutti i costi il significato.
Per la precisione sono state circa ventimila le parole 'fortunate' e più di cinquemila le richieste di sostegno: una cifra davvero soddisfacente. Può ritenersi davvero soddisfatta, di questo risultato, non solo la Dante Alighieri (http://www.ladante.it/); l'iniziativa è stata organizzata, infatti, anche dalle squadre che sono dietro alla redazione dei dizionari più famosi in Italia – Zingaretti, Devoto Oli, Garzanti e Sabatini Coletti.
Progetti simili, di questo passo, non mancheranno in futuro, ne siamo certi. Adesso non ci resta che aspettare la lettura del XXVI canto dell’Inferno da parte del mitico Roberto Benigni a Bruxelles.
La foto è tratta da Pixabay.com